
Font per logo: un passo fondamentale per la brand identity

Non solo progettazione del logo, ma anche scelta del font.
Il logo è senza dubbio un aspetto fondamentale di ogni brand. E il font? Spesso è un argomento che viene sottovalutato anche se designer e art director ne conoscono bene l’importanza.
Non esiste la formula magica, ma tutto si basa ancora una volta su obiettivi e strategia. Sono questi infatti i punti cardine per lo sviluppo di brand, logo e anche font!


Il logo è la sintesi visiva dell’azienda
Prima di parlare del font, è doveroso fare una piccola premessa. La progettazione del logo è un passo fondamentale per la creazione della brand identity, non ci stancheremo mai di dirlo. Proprio come abbiamo fatto per la metamorfosi di Mc Studio però, occorre che prima siano chiari gli obiettivi e filosofia del brand. L’efficacia di un logo dipende infatti dalla sua capacità di esprimere la mission e la vision dell’azienda.
L’uso del font nel processo di logo design
Una volta chiarita la filosofia e i valori che si vogliono comunicare con il logo, si passa dunque alla progettazione vera e propria. In un processo di logo design l’uso di font diversi può suscitare differenti associazioni mentali nel pubblico: dal serioso all’ironico, dal dinamico a qualcosa di più solido fino ad un mood informale.
”Non esiste una formula magica nel processo di scelta, dipende dagli obiettivi del cliente.
Quale font scegliere?
Ma veniamo alla domanda fatidica: quale font scegliere? Esiste una formula magica? Purtroppo no: a seconda di obiettivi e strategia, logo e font saranno studiati per suscitare una determinata reazione nella persona che osserverà il logo e il testo.
Esiste una differenza enorme tra voler rendere un testo chiaramente leggibile e creare una tipografia per attirare l’attenzione.
Sono tantissime le peculiarità dei vari font, ad esempio:
- font progettati per lunghi testi su carta
- font per titoli dal grande impatto visivo
- font per testi visualizzabili senza problemi da monitor display (monitor, smartphone etc.)
Esistono quindi parametri soggettivi ed oggettivi, ma non esiste una formula magica nel processo di scelta, dipende dagli obiettivi del cliente.